La nuova ISO 14001:2015 è stata pubblicata il 15 settembre 2016.
Gli obiettivi a cui mira l’ISO nella revisione della norma sono i seguenti:
- I sistemi di gestione ambientale devono diventare parte integrante delle strategie di business e di sviluppo aziendale;
- L’integrazione tra gli standard deve diventare un punto di forza che agevola le organizzazioni;
- Le aspettative di tutti gli stakeholder di un’organizzazione devono essere prese in considerazione dal SGA
- Il miglioramento continuo delle organizzazioni deve proseguire.
A livello generale le novità nella nuova ISO 14001:2015 riguardano:
- la conformità della norma alla “High Level Structure for Management System Standards”;
- le raccomandazioni contenute nel Rapporto TC207/SC “Future Challenges for EMS”;
- il mantenimento e il miglioramento dei principi alla base della ISO 14001:2004 e dei relativi requisiti.
Invece, le principali novità che riguardano i singoli capitoli della nuova ISO 14001:2015 sono le seguenti:
1. Nuova ISO 14001:2015 – Cap. 4
Contesto dell’organizzazione:
- Prima di identificare il proprio campo di applicazione e di pianificare il proprio SGA, l’organizzazione deve conoscere il contesto in cui opera. Il contesto dell’organizzazione è posto, quindi, come requisito propedeutico volto alla definizione del campo di applicazione e al coinvolgimento di tutte le parti interessate.
- Nel definire gli ambiti di applicazione del SGA, l’organizzazione deve considerare tutti i fattori interni ed esterni che possono influire sulle capacità di raggiungere i suoi obiettivi ambientali.
2. Nuova ISO 14001:2015 – Cap. 5
Leadership:
- La nuova ISO 14001:2015 enfatizza il ruolo del Top Management, ritenendolo fondamentale nella corretta gestione del sistema. Infatti, assegna ad esso specifici ruoli e responsabilità, richiedendo una forte ed evidente dimostrazione del suo impegno nell’assicurare l’effettiva applicazione del SGA.
- L’impegno del Top Management deve inoltre essere proattivo verso la protezione dell’ambiente, nei suoi molteplici aspetti, tra i quali:
- prevenzione di impatti negativi
- uso sostenibile delle risorse
- mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici
- protezione della biodiversità e degli ecosistemi.
- La nuova ISO 14001:2015 non richiede la presenza di un Rappresentante della Direzione, ma coinvolge esplicitamente il Top Management (“Persona o gruppo di persone che dirigono e controllano una organizzazione al più alto livello”).
- Gli obiettivi del SGA si integrano con la pianificazione strategica dell’organizzazione.
3. Nuova ISO 14001:2015 – Cap. 6
Pianificazione:
- Nel pianificare il sistema di gestione ambientale, l’organizzazione deve prendere in considerazione rischi ed opportunità in relazione:
- agli aspetti ambientali significativi
- ai requisiti di legge applicabili
- ai requisiti relativi ad altri fattori interni ed esterni
al fine di ponderarli in modo preciso in fase di definizione degli obiettivi ambientali.
- Esplicitato il concetto di rischio, la cui valutazione deve basarsi su tre fonti:
- aspetti ambientali
- prescrizioni legislative
- contesto dell’organizzazione.
4. Nuova ISO 14001:2015 – Cap. 7
Supporto:
- In questo nuovo punto, si trovano tutti i requisiti relativi a risorse, competenze, consapevolezza, comunicazione ed informazione documentata.
- La consapevolezza è elevata a requisito.
- Informazione documentata:
- è un fortissimo elemento innovativo
- sostituisce i termini “procedure” e “registrazioni”
- può essere redatta e conservata nella forma che l’organizzazione ritiene più adeguata in funzione delle proprie esigenze, rischi ed opportunità
- non deve essere interpretata come il venire meno dell’obbligo – da parte delle organizzazioni – di sviluppare, mantenere e registrare quanto richiesto dal sistema.
5. Nuova ISO 14001:2015 – Cap. 8
Attività operative:
- Introdotto il concetto di Life Cycle Perspective, un approccio che prevede l’attenzione alla tutela dell’ambiente in tutte le fasi produttive:
- progettazione e sviluppo
- individuazione delle materie prime
- imballaggio e distribuzione
- riuso e riciclo
- smaltimento finale.
- Life Cycle Perspective pone maggiore enfasi sui requisiti ambientali richiesti nell’approvvigionamento dei beni e servizi e nel controllo dei processi affidati in outsourcing.
- Life Cycle Perspective si traduce in un’esplicita richiesta da parte della norma di:
- controllare i processi in outsourcing
- determinare i requisiti ambientali per il procurement
- considerare i requisiti ambientali delle attività di sviluppo, consegna e trattamento di fine vita dei prodotti/servizi
- considerare la necessità di fornire informazioni sugli impatti ambientali potenziali durante la consegna di prodotti, servizi e trattamento di fine vita del prodotto.
6. Nuova ISO 14001:2015 – Cap. 9
Valutazione delle prestazioni:
- Inseriti requisiti più specifici relativi alla valutazione delle prestazioni ambientali, inclusa la necessità di stabilire criteri e indicatori per analizzare e valutare le proprie prestazioni ambientali.
- Rafforzati alcuni elementi connessi al monitoraggio e alla comunicazione delle performance.
- È richiesto più chiaramente all’organizzazione di determinare:
- quali aspetti debbano essere monitorati e misurati, in relazione a specifici fattori
- gli indicatori con cui sarà misurata la performance ambientale
- quando i risultati del monitoraggio e delle misurazioni dovranno essere analizzati e valutati.
7. Nuova ISO 14001:2015 – Cap. 10
Miglioramento:
- Concetto di “miglioramento continuo” associato anche alle performance ambientali, oltre che ai miglioramenti del sistema di gestione.
- È chiaramente esplicitato l’obiettivo del sistema del gestione ambientale, ovvero il miglioramento delle perfomances ambientali dell’organizzazione. La nuova edizione della norma rende tale obiettivo più concreto ed effettivo.
Per ulteriori approfondimenti, leggi l’articolo su Sistema di gestione ambientale UNI EN ISO 14001: qual è la sua utilità
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Articolo di: Alessandra Mariano, aggiornato il 04 agosto 2020