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Quando, nel marzo 2018, fu pubblicata la norma ISO 45001, chi aveva partecipato ai lavori dell’ISO/PC 283 – direttamente o attraverso gli enti normativi nazionali – sapeva bene che quello non era il punto di arrivo, ma l’inizio di un percorso evolutivo. Dopo anni di tentativi falliti nei due decenni precedenti e cinque anni di intenso lavoro, si era finalmente giunti alla prima norma internazionale condivisa per la gestione della salute e sicurezza sul lavoro.
Già durante la fase finale dei lavori, molti commenti ricevuti non furono integrati nel testo, in quanto non considerati “critici” dai gruppi di lavoro, ma furono messi in attesa per una revisione futura.
Poco dopo la pubblicazione, l’ISO trasformò il Project Committee in un Technical Committee (TC 283), organizzato in gruppi di lavoro e task group specifici:
Nel 2020, il TC 283 riconobbe che il contesto lavorativo stava cambiando rapidamente. Durante l’incontro di ottobre, fu creato il Task Group 4 (TG 4) con lo scopo di monitorare le tendenze emergenti, anticipare sviluppi futuri e mantenere gli standard ISO pertinenti e aggiornati.
TG 4 adottò un approccio collaborativo, coinvolgendo esperti accademici e del mondo industriale, per sviluppare materiali utili non solo ai gruppi di lavoro ISO, ma anche ai professionisti, ai dirigenti e ai lavoratori, aiutandoli a prepararsi ai cambiamenti futuri.
Nel tempo, TG 4 ha identificato 14 temi emergenti da tenere in considerazione per la revisione della ISO 45001, avviata formalmente nel 2024 con la creazione del WG 6, subentrato al TG 6.
Durante la riunione di ottobre 2024 a San Salvador, il WG 6 ha ricevuto dal TG 4 l’elenco dei punti chiave, suddivisi in tre macro-categorie:
Nonostante la crescente diffusione della ISO 45001 dal 2018 in poi, l’effettiva implementazione resta una sfida. Il successo dipende fortemente dalla capacità di interpretare correttamente i requisiti da parte sia delle aziende sia degli auditor. Per questo, la revisione dovrà puntare a una riscrittura più chiara e accessibile della norma, evitando ambiguità e gergo tecnico eccessivo. Un linguaggio più diretto e un collegamento più forte con la ISO 19011 potranno facilitare l’adozione e la valutazione dei sistemi di gestione.
Le organizzazioni di piccole dimensioni affrontano maggiori difficoltà nell’implementazione dei sistemi di gestione. Spesso mancano delle risorse necessarie per gestire la salute e sicurezza in modo strutturato. Tuttavia, sono anche quelle in cui avviene una parte significativa di infortuni e decessi sul lavoro. È quindi fondamentale che la revisione della norma tenga conto delle esigenze specifiche di queste realtà, offrendo soluzioni semplificate, esempi pratici e riducendo al minimo la terminologia vaga o eccessivamente tecnica.
Le PMI affrontano sfide maggiori nella gestione della sicurezza. Circa metà degli infortuni e delle malattie professionali si verificano in queste realtà. La nuova ISO 45001 dovrà:
Ogni ruolo in azienda richiede un livello adeguato di competenza per contribuire efficacemente alla sicurezza sul lavoro. Dalla leadership fino ai lavoratori operativi, è cruciale definire le conoscenze minime richieste, le modalità di formazione e gli strumenti di verifica delle competenze. Introdurre indicazioni chiare e misurabili in questo ambito aiuterà a rafforzare l’efficacia complessiva del sistema di gestione.
Ogni livello organizzativo ha responsabilità diverse, e di conseguenza differenti necessità formative:
La leadership ha un impatto diretto sul successo del sistema di gestione per la salute e sicurezza. Tuttavia, la versione attuale della norma non chiarisce sufficientemente cosa si intenda per “cultura” e quali comportamenti siano attesi. Nella revisione sarà importante descrivere più dettagliatamente come la cultura aziendale possa essere costruita e guidata dai vertici per supportare attivamente la prevenzione e il benessere.
Una gestione efficace della salute e sicurezza deve includere considerazioni specifiche per genere, età, abilità fisiche e culturali. Ignorare queste diversità può portare a rischi non rilevati e a soluzioni inefficaci. La norma dovrà quindi adottare un linguaggio più inclusivo e favorire l’identificazione di pericoli che tengano conto delle diverse vulnerabilità dei lavoratori.
Fattori personali come affaticamento, stress, uso di farmaci o situazioni familiari critiche possono influire sulla performance e sulla sicurezza del lavoratore. La norma dovrebbe riconoscere questi aspetti come elementi rilevanti nella valutazione del rischio, promuovendo politiche che favoriscano la segnalazione senza timori di ritorsioni e che vadano oltre il semplice ricorso a test antidroga post-incidente.
Con l’aumento del lavoro da remoto o in mobilità, la distinzione tra “luogo di lavoro” e “ambiente domestico” si è fatta sempre più sfumata. Le organizzazioni devono garantire la sicurezza indipendentemente dalla collocazione fisica del dipendente. Questo richiede un aggiornamento dei requisiti normativi relativi al contesto operativo, all’identificazione dei rischi e alla preparazione alle emergenze anche fuori sede.
Il cambiamento climatico introduce nuovi rischi e obbliga le organizzazioni a rivedere processi, strutture e pratiche. Le temperature estreme, gli eventi meteo anomali e la transizione energetica impattano sulle condizioni di lavoro. È quindi necessario aggiornare la norma per renderla capace di affrontare questi scenari in modo preventivo e sistemico.
La disponibilità di acqua pulita è fondamentale non solo per l’igiene, ma anche per la prevenzione di rischi specifici, come stress da calore o contaminazione. La revisione della norma dovrebbe includere riferimenti espliciti alle risorse idriche tra le risorse fondamentali per la salute e sicurezza, sia in termini di qualità sia di accesso continuativo.
Il benessere non si limita a disporre di acqua o sedute ergonomiche, ma comprende la salute mentale, l’inclusione e la motivazione dei lavoratori. Trascurarlo può portare a effetti gravi, fino al burnout o a gesti estremi. Integrare questo concetto nella norma significa promuovere un approccio più umano e sistemico alla gestione della salute sul lavoro.
Le nuove tecnologie possono migliorare la sicurezza, ma introducono anche nuovi rischi che devono essere valutati. L’utilizzo dell’intelligenza artificiale, dell’automazione e della robotica cambia i modelli di lavoro e la natura dei pericoli. La norma dovrà offrire strumenti per valutare sia le opportunità che i rischi associati, supportando una gestione del cambiamento consapevole.
Il settore sanitario è tra i più complessi in termini di gestione della sicurezza. L’introduzione di nuove tecnologie sanitarie può migliorare i risultati clinici, ma presenta anche rischi per gli operatori. Includere esempi specifici e raccomandazioni per questo settore può migliorare l’adozione della norma in contesti ad alta variabilità e pressione.
Eventi globali come la pandemia hanno dimostrato quanto siano vulnerabili le catene di fornitura. È essenziale che la norma estenda l’attenzione anche ai lavoratori lungo l’intera filiera, prevedendo strumenti per identificare e mitigare rischi come il lavoro non regolamentato, la migrazione forzata e la mancanza di controlli ambientali e sociali nei Paesi terzi.
L’identificazione degli stakeholder non è più statica. Nuove esigenze emergono da clienti, investitori, lavoratori e comunità. La norma dovrebbe aiutare le organizzazioni a integrare strumenti di ascolto e risposta in tempo reale, adattando le strategie di salute e sicurezza a un contesto sempre più dinamico e complesso.
La revisione della ISO 45001 rappresenta un passo fondamentale per mantenere la norma al passo con l’evoluzione continua del mondo del lavoro e delle sue molteplici sfide. I temi emergenti individuati, suddivisi tra fattori interni alle organizzazioni, ambientali e tecnologici, evidenziano quanto sia cruciale un approccio integrato e dinamico alla gestione della salute e sicurezza sul lavoro.
Aggiornare la norma significa non solo migliorare la chiarezza e l’efficacia dei requisiti, ma anche promuovere una cultura della sicurezza inclusiva, resiliente e capace di rispondere ai cambiamenti climatici, tecnologici e sociali. L’impegno congiunto di esperti, organizzazioni e stakeholder in questo processo di revisione garantirà che la ISO 45001 continui a rappresentare uno strumento essenziale per proteggere la salute, il benessere e la sicurezza di tutti i lavoratori, ovunque essi operino.
In questo contesto, la nuova edizione della ISO 45001 sarà uno strumento più efficace e aggiornato, capace di accompagnare le organizzazioni verso un futuro del lavoro più sicuro, sostenibile e inclusivo.
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