Accedi ai corsi

Le principali novità del D. Lgs. 81/08: aggiornato al 2025

 

Il D. Lgs. 81 del 2008, aggiornato al 2025, è stato modificato nel corso degli anni.sicurezza sul lavoro è un aspetto fondamentale per qualsiasi organizzazione aziendale; nel testo unico sono, quindi, raggruppate tutte le norme finalizzate alla prevenzione, da adottare per salvaguardare la salute e l’incolumità dei lavoratori durante lo svolgimento delle loro attività.

1. Le principali novità nel 2022 e 2023

1.1. 2022

1.1.1. Aggiornamenti al Decreto Legislativo 81/08: Introduzione delle Novità nel “Decreto Fiscale” (DL n. 146/2021)

Nel gennaio 2022, il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs. 81/08) è stato aggiornato per includere le nuove disposizioni introdotte dal “Decreto Fiscale” (DL n. 146/2021), convertito con modificazioni dalla Legge n. 215/2021, recante “Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili”. Queste modifiche sono significative per l’evoluzione della sicurezza sul lavoro, con l’intento di rafforzare le responsabilità dei datori di lavoro e dei soggetti coinvolti nella gestione della sicurezza, e di garantire una protezione maggiore per i lavoratori.

Le principali novità introdotte nel gennaio 2022 riguardano due aspetti fondamentali: l’obbligo di formazione specifica per i datori di lavoro e il rafforzamento della figura del preposto. Analizziamo in dettaglio queste disposizioni.

 

1.1.2. La Formazione Adeguata e Specifica dei Datori di Lavoro

Una delle modifiche più rilevanti introdotte dal Decreto Fiscale riguarda la formazione adeguata e specifica dei datori di lavoro. Già precedentemente era prevista una formazione specifica per i dirigenti e i preposti, ma la novità del 2022 estende questa obbligazione anche ai datori di lavoro.

La formazione per i datori di lavoro diventa, pertanto, obbligatoria e deve essere aggiornata periodicamente. Questo cambiamento evidenzia quanto la sicurezza sul lavoro non debba essere considerata solo come un onere o un obbligo burocratico, ma come un vero e proprio impegno continuo che deve essere assunto da tutte le figure chiave all’interno di un’organizzazione.

Il d.lgs. 81/08, quindi, non solo impone la formazione per i datori di lavoro, ma stabilisce che questa formazione deve essere adeguata alle specifiche caratteristiche dell’ambiente lavorativo e dei rischi ad esso legati. Inoltre, come stabilito nell’Accordo adottato in Conferenza Stato-Regioni, la formazione deve essere periodicamente aggiornata, per garantire che i datori di lavoro siano sempre consapevoli delle nuove normative e dei cambiamenti in materia di sicurezza sul lavoro, nonché delle nuove tecniche e procedure da adottare per proteggere la salute e l’incolumità dei lavoratori.

Questa disposizione sottolinea l’importanza della proattività nella gestione della sicurezza sul lavoro, e il fatto che i datori di lavoro non devono solo agire per adempiere a una norma, ma anche essere proattivi nella prevenzione dei rischi, attraverso un processo di formazione continuo.

 

1.1.3. Il Rafforzamento della Figura del Preposto

Un altro aspetto rilevante delle modifiche introdotte nel gennaio 2022 riguarda il rafforzamento della figura del preposto. Seppur il preposto fosse già una figura centrale nel sistema di sorveglianza della sicurezza sul lavoro, il Decreto Fiscale ha introdotto misure per ampliare e migliorare il suo ruolo all’interno delle aziende.

Il preposto è una figura che, in qualità di soggetto responsabile della vigilanza su alcune operazioni o gruppi di lavoratori, ha il compito di assicurarsi che vengano rispettate le norme di sicurezza. Il rafforzamento della sua figura implica che questa responsabilità venga sottolineata e estesa, garantendo che il preposto non solo verifichi che le norme siano rispettate, ma che sia anche in grado di formare i lavoratori sui rischi specifici legati alle proprie mansioni, intervenire prontamente in caso di violazioni, e monitorare costantemente il rispetto delle misure di sicurezza.

Questa modifica risponde alla necessità di avere figura di vigilanza più efficaci e di ridurre al minimo i rischi legati alla mancanza di supervisione, in particolare in ambienti lavorativi complessi e con alti rischi.

Il rafforzamento della figura del preposto mira anche a garantire che i compiti di supervisione e di controllo vengano adeguatamente distribuiti e che i preposti siano dotati di capacità decisionali per affrontare tempestivamente le emergenze e i problemi di sicurezza che potrebbero insorgere.

 

1.2. 2023

1.2.1. Aggiornamenti al Decreto Legislativo 81/08: Decreto Legge 4/5/2023 n.48

Decreto Legislativo 81/08, in materia di salute e sicurezza sul lavoro, ha subito aggiornamenti importanti con la pubblicazione del Decreto Legge 4/5/2023 n.48, che è entrato in vigore il 5 maggio 2023. Le modifiche introdotte sono finalizzate a migliorare la sicurezza sul lavoro, includendo nuove disposizioni riguardanti medico competente, monitoraggio della formazione e l’utilizzo delle attrezzature. Di seguito vengono analizzate le principali novità introdotte.

 

1.2.2. Nomina del Medico Competente

Una delle principali modifiche riguarda la nomina del medico competente, che diventa obbligatoria anche quando la valutazione dei rischi lo prevede. In precedenza, la nomina del medico competente era già obbligatoria in casi specifici, ma con il nuovo aggiornamento, questa figura diventa un elemento necessario per garantire la salute e la sicurezza del lavoratore in un numero maggiore di ambienti di lavoro.

Il medico competente, infatti, è incaricato non solo di monitorare lo stato di salute dei lavoratori ma anche di intervenire tempestivamente in caso di rischi legati a determinate mansioni o esposizioni. L’obbligo di nomina del medico competente estende ulteriormente la protezione dei lavoratori, assicurando che ci sia una figura professionale che si occupi in modo sistematico e continuo della salute del personale.

 

1.2.3. Richiesta della Cartella Sanitaria al Precedente Datore di Lavoro

Un’altra modifica significativa riguarda l’obbligo per il medico competente di richiedere la cartella sanitaria del lavoratore al precedente datore di lavoro. Questo aggiornamento permette di avere una storico sanitario completo del lavoratore, contribuendo a una gestione più accurata della salute e prevenendo potenziali problemi legati a malattie professionali o a patologie preesistenti che potrebbero influenzare la sicurezza sul lavoro.

L’obbligo di acquisire la cartella sanitaria del lavoratore da parte del medico competente consente di avere una continuità nei controlli sanitari, senza dover ripetere esami inutili e assicurando che il lavoratore sia sempre monitorato adeguatamente nel tempo, soprattutto quando cambia impiego o ruolo all’interno dell’organizzazione.

 

1.2.4. Monitoraggio della Formazione: Nuove Competenze per la Conferenza Stato-Regioni

Nel 2023, un altro importante aggiornamento riguarda il monitoraggio della formazione. La Conferenza Stato-Regioni è chiamata a individuare le modalità per monitorare l’applicazione degli accordi in materia di formazione, nonché il controllo delle attività formative e del rispetto della normativa di riferimento.

Il monitoraggio riguarderà sia gli enti di formazione che i destinatari della formazione (cioè i lavoratori e i datori di lavoro). In particolare, la Conferenza Stato-Regioni dovrà garantire che i corsi di formazione siano effettivamente utili e conformi agli standard di sicurezza previsti, per assicurare che tutti i soggetti coinvolti siano preparati a gestire correttamente i rischi nel proprio ambiente lavorativo.

Questa novità mira a garantire che la formazione non sia solo un obbligo burocratico, ma una vera e propria esperienza formativa utile a migliorare la sicurezza sul lavoro, riducendo i rischi e aumentando la consapevolezza dei lavoratori e delle imprese.

 

1.2.5. Modifiche all’Articolo 72, Comma 2: Autocertificazione della Formazione

Il Decreto Legge n.48 del 2023 introduce una modifica significativa all’articolo 72, comma 2, che riguarda la vendita, il noleggio o la concessione in uso di macchine, apparecchi o utensili.

La nuova disposizione stabilisce che chiunque si occupi di vendere, noleggiare o concedere in uso tali attrezzature dovrà acquisire e conservare una dichiarazione autocertificativa del soggetto che prende a noleggio o in concessione, o del datore di lavoro, che attesti che l’utilizzatore ha ricevuto la formazione specifica necessaria per l’utilizzo sicuro delle attrezzature.

Questa modifica si inserisce all’interno di un più ampio progetto di responsabilizzazione dei datori di lavoro e delle imprese, che devono garantire che i lavoratori abbiano ricevuto un addestramento idoneo per prevenire incidenti e infortuni legati all’utilizzo di macchinari e attrezzature. L’autocertificazione diventa uno strumento che permette di verificare facilmente il rispetto degli obblighi di formazione.

 

1.2.6. Obbligo di Formazione per l’Uso delle Attrezzature con Conoscenze Particolari

Una novità importante riguarda anche la formazione del datore di lavoro che fa uso di attrezzature che richiedono conoscenze particolari, come previsto dall’articolo 71, comma 7. In questo caso, il datore di lavoro è obbligato a provvedere alla propria formazione e al proprio addestramento specifico per garantire che l’uso delle attrezzature avvenga in modo idoneo e sicuro.

Questa disposizione si inserisce nell’ambito di un più ampio processo volto a professionalizzare ulteriormente la gestione della sicurezza sul lavoro. Non è sufficiente che solo i lavoratori siano formati, ma anche i datori di lavoro, che devono essere in grado di gestire correttamente l’uso delle attrezzature e monitorare la sicurezza durante le operazioni aziendali. L’obbligo di formazione è sancito come norma sanzionata, per cui il datore di lavoro che non rispetta questa disposizione rischia di essere sanzionato.

2. Le principali novità nel 2024 e 2025

2.1. 2024

2.1.1. Legge 203 del 2024: Modifiche alla Sicurezza sul Lavoro

La legge 203 del 2024, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 303 il 28 dicembre 2024, è entrata in vigore il 12 gennaio 2025. Questa legge introduce modifiche rilevanti in tema di salute e sicurezza sul lavoro, con l’obiettivo di rafforzare la protezione dei lavoratori e promuovere una maggiore conformità alle normative da parte dei datori di lavoro. A seguire, sono esaminate le principali disposizioni introdotte dalla legge, suddivise per articoli modificati.

 

2.1.2. Articolo 12 – Composizione della Commissione Interpelli

Il primo significativo cambiamento riguarda la riforma della Commissione Interpelli presso il Ministero del Lavoro, prevista dall’art. 12 della legge. La modifica introduce una riorganizzazione della Commissione con l’obiettivo di migliorarne l’efficienza nell’interpretazione della normativa sulla sicurezza. L’introduzione di nuovi rappresentanti qualificati consentirà di avere un organo più specializzato e in grado di rispondere in maniera più tempestiva e precisa alle richieste di chiarimento in materia di sicurezza sul lavoro. L’obiettivo è rafforzare la capacità del Ministero del Lavoro di garantire l’applicazione uniforme delle normative in tutti i settori produttivi, contribuendo a una gestione più adeguata e consapevole delle problematiche legate alla sicurezza.

 

2.1.3. Articolo 14 bis – Relazione Annuale sulla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro

Il nuovo art. 14 bis stabilisce un obbligo annuale per il Ministro del Lavoro di presentare alle Camere una relazione entro il 30 aprile di ogni anno, in cui vengono riportati lo stato della sicurezza sul lavoro e i programmi legislativi previsti per il miglioramento delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo aggiornamento rappresenta un passo importante verso una maggiore trasparenza e responsabilità nella gestione delle politiche di sicurezza. La relazione permetterà un monitoraggio continuo delle azioni intraprese, con l’obiettivo di verificare i progressi e identificare eventuali aree di miglioramento. La pubblicazione di questi dati sarà cruciale per l’accountability da parte delle istituzioni e per sensibilizzare tutti gli attori coinvolti nella sicurezza sul lavoro.

 

2.1.4. Articoli 38 e 41 – Aggiornamenti Normativi sulla Sorveglianza Sanitaria

La sorveglianza sanitaria è uno degli ambiti maggiormente interessati dalle modifiche introdotte dalla legge. Gli articoli 38 e 41 sono stati aggiornati per rafforzare il controllo sulla salute dei lavoratori e garantire che le visite mediche preventive siano effettuate in modo regolare e appropriato.

Articolo 38: Verifica Periodica dei Medici Competenti
L’articolo 38 introduce la verifica periodica da parte del Ministero della Salute sui requisiti formativi dei Medici Competenti. Questa modifica ha l’obiettivo di garantire che i medici coinvolti nella sorveglianza sanitaria siano costantemente aggiornati riguardo le normative e le pratiche più recenti in materia di sicurezza sul lavoro. La formazione continua dei medici è fondamentale per una gestione adeguata della salute dei lavoratori, in particolare in settori dove i rischi sono elevati.

 

2.1.5. Articolo 41: Modifiche alle Visite Mediche Preventive

L’articolo 41 introduce modifiche sostanziali al processo delle visite mediche preventive e di rientro malattia:

  • Visite preassuntive: Le visite preventive vengono estese a tutte le fasi pre-assuntive, assicurando che i lavoratori siano idonei a svolgere le proprie mansioni fin dal momento dell’ingresso nell’ambito lavorativo.
  • Visite di rientro malattia: La visita medica di rientro da un periodo di malattia superiore ai 60 giorni diventa facoltativa a discrezione del Medico Competente. Tuttavia, è previsto l’obbligo di un giudizio di idoneità anche senza la visita, per garantire che il lavoratore sia idoneo a riprendere le sue mansioni in modo sicuro.
  • Semplificazione degli esami: Viene inserita la raccomandazione di evitare la ripetizione di esami medici, utilizzando quelli già eseguiti in precedenza, per ridurre gli oneri burocratici e ottimizzare i costi.
  • Tossicodipendenza e alcoolismo: Entro il 31 dicembre 2024, attraverso un accordo in Conferenza Stato-Regioni, verranno riviste le modalità di accertamento della tossicodipendenza e dell’alcooldipendenza. Queste condizioni sono state aggiornate per rispondere in modo più adeguato alle esigenze del settore sanitario e alle problematiche emergenti.
  • Vigilanza sui ricorsi: I ricorsi relativi ai giudizi di idoneità espressi dal Medico Competente passeranno sotto la vigilanza delle aziende sanitarie territoriali di riferimento (ASL/ATS), il che garantisce un controllo più rigoroso e una gestione più centralizzata delle problematiche legate alla salute dei lavoratori.

 

2.1.6. Articoli 65, Commi 2 e 3 – Utilizzo di Locali Sotterranei o Semisotterranei

Le modifiche all’articolo 65 riguardano le regole per l’utilizzo di locali sotterranei o semisotterranei. L’obiettivo è garantire che questi ambienti, che possono presentare rischi specifici per la salute dei lavoratori, siano utilizzati solo quando sono rispettati requisiti precisi in termini di aerazione, illuminazione e microclima.

In particolare, i lavoratori che operano in tali ambienti non devono essere esposti a emissioni nocive derivanti dai processi lavorativi. Inoltre, è stato introdotto l’obbligo per il Datore di lavoro di comunicare l’utilizzo di tali locali all’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) tramite PEC, allegando la documentazione tecnica necessaria. L’utilizzo di questi locali sarà consentito solo dopo 30 giorni dalla comunicazione, permettendo così alle autorità competenti di effettuare una valutazione adeguata dei rischi.

 

2.1.7. Articolo 304, Comma 1, Lettera B – Sanzioni

Infine, l’articolo 304 introduce modifiche significative in tema di sanzioni. Con l’ampliamento del campo di applicazione delle disposizioni sanzionatorie, le violazioni delle normative sulla sicurezza saranno punite più severamente. La legge include ora anche i commi 1, 2, 3, 4 e 5, estendendo l’ambito di applicazione delle sanzioni e aumentando la responsabilità per chi non rispetta le disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro.

Questa modifica mira a rendere le sanzioni un strumento più incisivo per incentivare il rispetto delle normative. L’introduzione di sanzioni più severe aiuterà a promuovere comportamenti responsabili da parte di tutti gli attori coinvolti nel processo lavorativo, contribuendo a un ambiente di lavoro più sicuro per tutti.

3. La sicurezza nei luoghi di lavoro: una cultura condivisa

L’evoluzione delle normative sulla sicurezza sul lavoro, come evidenziato nelle modifiche al Testo Unico 81/08, non si limita esclusivamente all’introduzione di nuove disposizioni legislative e procedurali. Questi aggiornamenti vanno ben oltre l’aspetto normativo, cercando di instillare e promuovere una vera e propria cultura della sicurezza, che deve permeare ogni livello dell’organizzazione aziendale. Questo non riguarda solo le modifiche tecniche alle leggi, ma un vero e proprio cambiamento nelle modalità di approccio alla sicurezza da parte di tutte le persone coinvolte nel processo lavorativo: datori di lavoro, lavoratori, medici competenti, enti di formazione e ispettori del lavoro.

Una delle novità più significative introdotte dalle recenti modifiche è l’idea che la sicurezza sul lavoro non debba essere percepita come una mera compliance legale, ma come un valore fondamentale che deve essere integrato in tutte le fasi del processo produttivo. La sicurezza sul lavoro è diventata un vero e proprio pilastro strategico, che influisce direttamente sul benessere dei lavoratori e sulla performance complessiva dell’azienda. Non si tratta più di un aspetto secondario, ma di una componente essenziale per la competitività e la sostenibilità di qualsiasi organizzazione. La formazione continua, dunque, diventa un aspetto cruciale in questo contesto. Non riguarda più soltanto la preparazione dei lavoratori, ma si estende anche ai datori di lavoro, ai dirigenti e ai preposti.

La sicurezza non deve più essere vista come una serie di regolamenti da rispettare per evitare sanzioni, ma come un elemento centrale che deve essere parte integrante della cultura aziendale. Per fare ciò, è fondamentale che tutti i soggetti coinvolti siano consapevoli e formati sulla rilevanza di adottare comportamenti sicuri. La formazione non si limita ad insegnare le norme da seguire, ma include l’insegnamento di atteggiamenti e mentalità che promuovano la prevenzione dei rischi. Le modifiche normative fanno esplicito riferimento a questo cambio di paradigma, sottolineando l’importanza di un aggiornamento continuo che deve essere garantito per tutti i livelli dell’organizzazione. La sicurezza deve essere percepita come una responsabilità condivisa tra lavoratori e datori di lavoro, dove tutti sono chiamati a dare il proprio contributo attivo.

In tale contesto, emerge con sempre maggiore forza il ruolo del medico competente. Questa figura, tradizionalmente legata all’aspetto delle visite mediche, assume un ruolo molto più ampio e articolato. Non si limita più a riscontrare l’idoneità fisica dei lavoratori, ma diventa un vero e proprio consulente della salute all’interno dell’azienda. La sua attività si espande alla diagnosi dei rischi sanitari, alla valutazione dei fattori di rischio connessi alle specifiche mansioni lavorative e, non meno importante, all’adozione di strategie preventive per ridurre il rischio di insorgenza di malattie professionali. Il medico competente non è un semplice esecutore di obblighi legali, ma una figura chiave nella gestione proattiva della salute dei lavoratori, contribuendo a mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza.

Questa evoluzione del ruolo del medico competente è in linea con una visione globale della salute sul lavoro che non si concentra solamente sulla cura delle malattie, ma sulla prevenzione. Le modifiche normative, infatti, pongono grande enfasi sul fatto che i rischi devono essere gestiti prima che si materializzino, ed è qui che la figura del medico competente svolge un ruolo determinante. Oltre a monitorare l’idoneità fisica, deve anche suggerire le giuste misure preventive per evitare il manifestarsi di malattie professionali. Un altro punto importante riguarda la prevenzione delle malattie correlate al lavoro come l’inquinamento ambientale, i movimenti ripetitivi o l’esposizione a sostanze tossiche. Il medico competente, quindi, diventa il punto di riferimento non solo per rispondere a esigenze sanitarie immediate, ma anche per la creazione di un ambiente di lavoro sano, contribuendo alla prevenzione primaria, che è il fondamento per migliorare la qualità della vita lavorativa.

Il passaggio da una sicurezza normativa a una cultura della sicurezza è infatti un processo che coinvolge tutti i membri di una organizzazione, e non solo coloro che sono più direttamente in contatto con i rischi, come i lavoratori. È un cambiamento che deve essere supportato da una collaborazione continua tra tutti i soggetti coinvolti nel sistema di sicurezza: datori di lavoro, medici competenti, fornitori di formazione, ispettori del lavoro, e rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Una tale sinergia consente di affrontare i rischi in modo completo e integrato, rispondendo in maniera adeguata ai cambiamenti normativi e alle nuove sfide che emergono.

Inoltre, la promozione della sicurezza attraverso la formazione continua non è solo un obbligo giuridico, ma una necessità per affrontare i continui cambiamenti nel mondo del lavoro. La tecnologia, i nuovi metodi di produzione, la digitalizzazione e l’introduzione di nuove attrezzature modificano costantemente le dinamiche lavorative, e ogni cambiamento implica un nuovo rischio. La formazione continua, quindi, diventa indispensabile per mantenere alto il livello di consapevolezza sui rischi e sulle misure di prevenzione necessarie per affrontarli.

Per concludere, l’evoluzione della sicurezza sul lavoro non riguarda solo l’aggiornamento delle normative, ma la creazione di una vera e propria cultura della sicurezza. Un cambiamento che deve coinvolgere tutti i livelli aziendali e che richiede il continuo impegno di tutte le parti interessate, dalle istituzioni alle parti sociali. La sicurezza non è più un obiettivo da raggiungere solo attraverso il rispetto delle norme, ma deve diventare un principio fondamentale che guida tutte le attività lavorative, promuovendo una protezione proattiva e condivisa per il benessere di tutti i lavoratori.

Aggiornamento in corso per la ISO 45001

La norma internazionale per la gestione della salute e sicurezza sul lavoro, ISO 45001, è attualmente in fase di revisione. I cambiamenti in arrivo puntano a rafforzare l’integrazione con altri sistemi di gestione, migliorare la gestione dei rischi psicosociali e includere aspetti legati alla sostenibilità. Per un approfondimento sui punti chiave della revisione, leggi l’articolo completo: Revisione ISO 45001:2027 – Nuovi orizzonti per la gestione della salute e sicurezza.

4. Conclusioni

Le modifiche al Decreto Legislativo 81/08 negli ultimi anni (2022, 2023 e 2024) hanno portato importanti cambiamenti in materia di sicurezza sul lavoro, con l’obiettivo di garantire una protezione sempre maggiore per i lavoratori. Le nuove disposizioni puntano a garantire una formazione continua e adeguata, a rafforzare il controllo sulla sicurezza sul lavoro e a migliorare la sorveglianza sanitaria. L’ampliamento delle sanzioni e l’introduzione di nuove normative sui locali sotterranei e sull’utilizzo delle attrezzature sottolineano come la sicurezza sul lavoro.

 

Vuoi diventare Auditor/Lead Auditor dei sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro ISO 45001:2023?

Nel nostro catalogo corsi puoi trovare un corso ISO 45001 in e-learning qualificato IBC con registro num. L0524 e CS0724 e, quindi, abilitante alla conduzione di audit di prima, seconda e terza parte.
Corso per Auditor/Lead Auditor del sistema di gestione sulla salute e sicurezza sul lavoro (40 ore)-IN E-LEARNING

__

Articolo di: Marcella Spagnolo, aggiornato il 10 marzo 2025

Ultime News
Cos’è la ISO 14001: sistemi di gestione ambientale 

8 Ottobre 2025

Cos’è la ISO 14001: sistemi di gestione ambientale 

La ISO 14001 è lo standard internazionale di riferimento per i sistemi di gestione ambientale, che definisce i requisiti per ridurre l’impatto delle attività aziendali sull’ambiente, assicurare il rispetto delle normative e promuovere un miglioramento continuo delle performance ambientali.
ISO 13485: Cos’è e perché è fondamentale per le aziende di dispositivi medici

28 Luglio 2025

ISO 13485: Cos’è e perché è fondamentale per le aziende di dispositivi medici

La norma ISO 13485 è uno standard tecnico internazionale sviluppato dall’Organizzazione Internazionale per la Normazione (ISO), che definisce i requisiti di un Sistema di Gestione per la Qualità (SGQ) per le organizzazioni operanti nel settore dei dispositivi medici. Lo standard è derivato dalla ISO 9001, ma è pensato specificamente per le aziende che progettano, producono o commercializzano dispositivi medici.
Ma quindi cosa portiamo a tavola?

28 Luglio 2025

Ma quindi cosa portiamo a tavola?

Ogni prodotto alimentare che arriva sulle nostre tavole è frutto di processi rigorosi, controlli puntuali, competenze aggiornate. L’alimentazione è un mercato da 9 trilioni di dollari, ecco perché la sicurezza alimentare è una priorità per i professionisti del settore.

Cosa dice chi ha scelto la nostra formazione online

Le nostre recensioni migliori